Intervista a V as Love
Monday 7 April 2014
Quando N, parlando dell'allestimento che desiderava per il suo matrimonio, mi ha detto chiaramente di non volere assolutamente fiori recisi ho subito pensato a delle soluzioni alternative per decorare la chiesa. Mi stavo perdendo tra lanterne, vasi e nastri quando un neurone ha bussato all'anticamera del mio cervello dicendomi “Ehi ma allora il bouquet??”.
Per un attimo è riuscito a spiazzarmi ma mi sono ripresa in fretta quando tre parole hanno iniziato a lampeggiarmi davanti come un'insegna al neon: V-as-Love. Da tempo ammiravo virtualmente delle meravigliose creazioni di una ragazza di cui ignoravo nome e connotati, ma che riusciva, ogni volta che pubblicava la fotografia di una sua sposa dannatamente felice, a lasciarmi senza parole.
Erano bouquet di carta eppure erano lontani dall'essere finti, erano originali senza essere eccessivi, erano personalizzati...no anzi, erano semplicemente unici. Non sapevo come N. potesse prendere una proposta del genere quindi volevo essere sicura della mia idea. Ad ottobre V as Love partecipava ad un evento a Milano così sono partita e con la faccia più tosta che sono riuscita a trovare mi sono presentata da lei “Ho una sposa in bianco e nero, i tuoi bouquet sarebbero perfetti per lei!”. Li ho visti e toccati per la prima volta e mi sono resa conto che perfetti lo erano davvero.
A N. è bastato il mio entusiasmo per convincersi di una scelta fuori dai soliti schemi e le è stato sufficiente vedere i modelli una volta per non ripensarci più nemmeno per un secondo. Inizialmente io e N. eravamo innamorate di un romanticissimo modello creato con le pagine di un libro e ci siamo rivolte a Ludovica, colei che di V as Love è creatrice e anima pulsante, chiedendole proprio quello. Lei avrebbe potuto semplicemente accontentarci ed incassare il dovuto, invece ci ha proposto dei fiori diversi, un modello completamente nuovo, personalizzato in ogni dettaglio fino a creare qualcosa di unico e perfetto per N.
Avrebbe davvero potuto non farlo, ma l'attenzione e la cura che ci ha messo mi ha fatto percepire tutta la passione che dedica ai suoi clienti e questo ai miei occhi la rende qualcuno che potrò sempre raccomandare senza remore alle mie spose in futuro. Qualche giorno fa sono andata a trovarla nel suo studio di Pavia e lei è stata così gentile da concedermi l'intervista che segue.
Quindi ecco a voi gente, è un piacere per me potervi presentare Ludovica di V as Love!
Come è iniziata l'avventura di V as Love?
E' iniziato tutto nel 2011, in occasione del matrimonio di mio fratello. E' stato un matrimonio attesissimo e molto intimo e ho creato personalmente il bouquet di mia cognata. Su un giornale avevo visto questi fiori di carta, a lei piacevano così le ho chiesto di farmi provare, sarebbe stato un mio regalo per lei. Quindi il mio primissimo bouquet è stato proprio quello fatto con le pagine dei libri ed è nato così.
Ma tu eri già una super appassionata di Diy?
Si certamente, ho sempre avuto una passione fortissima per tutti i lavori o lavoretti manuali, fin da piccola. A 8 anni già facevo punto croce e mi cucivo i vestiti per le Barbie. Ho sempre avuto una vena artistica, dopo il liceo ho frequentato il Politecnico specializzandomi nel design di interni. Ho lavorato in uno studio di architettura ma quando ho conosciuto Marco Lodola, un artista pavese molto noto anche a livello internazionale (se non vi dice nulla il nome non potrete non riconoscere le sue sculture luminose, n.d.r), ho iniziato a lavorare per lui, svolgendo i compiti grafici per lo studio ma poi piano piano ho iniziato ad occuparmi delle sculture insieme a lui. Quindi la passione per i lavori manuali l'ho davvero sempre avuta! Dopo tre anni, dopo aver imparato tutto quello che potevo imparare e ti assicuro che mi è servito tantissimo da tanti punti di vista, mi sono detta “Provo”. Così, dopo pochi mesi dal matrimonio di mio fratello e dopo quel bouquet che aveva smosso un po' di interesse, è nato V as Love.
Vedo i bouquet che hai qui e non posso fare a meno di notare che sono ognuno completamente diverso dall'altro, da dove prendi ispirazione per le tue creazioni?
Ecco questo ti fa capire che sono assolutamente bipolare! Mi piacciono tutti e li ho creati tutti io dall'inizio alla fine. L'ispirazione la prendo dalla persona che mi sta davanti e da un sacco di cose che vedo, di qualsiasi tipo. Sono curiosa, mi piace proprio imparare un sacco di cose, di tutti i tipi, da autodidatta. Ad esempio, se guardi quel bouquet di corda intrecciata, è stato ispirato da un nido. Ho visto un nido su un albero e mi sono fermata a pensare all'idea del nido, di come viene creato, secondo me una cosa meravigliosa. E quindi mi si è fissata questa immagine in mente e dopo qualche mese l'ho riproposta in questo modo.
In Italia sei praticamente l'unica a creare queste meraviglie, all'estero è un qualcosa di più diffuso?
All'estero sì, soprattutto negli Stati Uniti è una cosa più diffusa nel senso che si vedono molto di più in giro. Sono composizioni molto diverse, là osano tanto, osano tanto in generale e quindi anche un bouquet come quelli che faccio io sono più “accettati”. Purtroppo da noi la tradizione ci vincola ancora un po' troppo. Non è raro che qualche suocera lo definisca “un bouquet finto”. Ma il mio bouquet nasce proprio con un concetto diverso, non in contrapposizione ai fiori freschi (che a me piacciono tra l'altro!). Il mio bouquet è da considerare un accessorio personalizzato, come il velo o il cerchietto.
Il complimento più bello che ti hanno fatto?
Più che complimenti mi è capitato di vedere più spose commuoversi quando aprivano la scatola e poi è bello vedere che dopo il matrimonio le spose continuano a seguirmi, mi scrivono, mi mandano le foto.
Vedo che usi materiali diversi, tessuti, uncinetto. Anche quello lo fai tu?
Si certo, non so fare molte cose con l'uncinetto ma anche per questo modello ho creato io ogni singolo petalo. L'uncinetto è una delle cose che ho imparato a fare da pochissimo ad esempio, con un libro davanti e voglia di cimentarmi in una cosa nuova. Lo trovo adatto per i bouquet invernali.
Tra tutti questi materiali, vedremo anche delle spille? Sai col mood Grande Gatsby...
Ah sì, è il must della stagione e me lo stanno chiedendo in tante! Mi sto mobilitando per provare a farne uno, ma il problema con le spille sono due principalmente. Il primo è che a me non piace fare cose già viste quindi se anche usassi spille particolari il risultato sarebbe comunque molto simile a bouquet che già possiamo vedere in giro. Mi piace sempre sperimentare, mi serve l'ispirazione ma non voglio copiare nessuno. Punto secondo, purtroppo in Italia le spille belle costano tantissimo, quindi se devo pensare di acquistarne un numero sufficiente per creare un bouquet il costo finale per una sposa sarebbe altissimo.
Progetti paralleli?
Ad esempio le box OMG!, che ho creato con Cristina di Le Jour du Oui, che sono state una grandissima soddisfazione e stanno andando molto bene. E' stata un'idea pensata e partorita in un sacco di mesi, però è un'idea carina che ci rende contente, va tanto come regalo per le spose e ci fa piacere perché era proprio quello l'obiettivo. Poi ho iniziato a creare delle fascette per i neonati, su richiesta all'inizio di un mio amico, dato che ho questa passione incredibile per i bambini non è escluso che l'offerta si ampli anche in questo senso. Sono poi molto orientata sugli altri accessori, per cui la boutonniere piuttosto che i bracciali per le damigelle o gli accessori per i capelli. Mi è stato chiesto più volte di occuparmi di tutto l'allestimento però al momento non è una cosa fattibile, ci devo lavorare ma vedremo più avanti.
Cosa dovrebbe sapere una sposa prima di venire da te?
Dovrebbe almeno avere l'abito secondo me, è una cosa che fa veramente la differenza. E poi dev'essere disposta ad osare, quelli che vedi qui sono dei modelli, ma io non sono disposta a sperimentare, di più! Mi piace pensare a cose nuove e creare qualcosa di personalizzato. Molte spose non si aspettano che sia fatto interamente a mano. Non compro i fiori di stoffa o di carta e poi li assemblo, inizio dal creare ogni singolo fiore.
Quanto costano i tuoi bouquet?
I prezzi variano dai 150 ai 300 euro (più Iva e spese di spedizione, n.d.r.)
Quanto tempo impieghi per creare un bouquet?
Non ho mai provato a contare le ore e forse è meglio che non lo faccia, comunque sono giorni e giorni di lavoro. Ad esempio per il bouquet di N. sono stati creati 180 origami, ogni fiore è composto da 6 origami, quindi è un lavoro che va spezzato in più fasi perché non sarebbe gestibile fisicamente altrimenti. Anche per questo chiedo la conferma con un certo anticipo.
Qual'è il materiale che usi più spesso e che ti piace di più?
Mi piace tantissimo la carta perché secondo me puoi creare cose più inaspettate rispetto alla stoffa, non è difficile trovare fiori di tessuto in giro. Li vedi sugli abiti, sugli accessori ecc. E poi la carta ha un potenziale incredibile, a livello di consistenza, colore, puoi creare all'infinito con la carta.
E voi cosa ne pensate? Osereste un accessorio di V as Love per il vsotro matrimonio?
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Sono Valeria Ferrari, wedding planner, e sono qui per organizzare il vostro grande giorno. Leggi di più...
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