Come ogni dicembre arrivo con il post di fine anno, in cui ripercorro gli ultimi dodici mesi per chiudere ciò che devo chiudere e lasciare andare con gratitudine ciò che è stato.

Quest’anno però arrivo a questo appuntamento con la sensazione che da chiudere non ci sia nulla! Come quando hai tante finestre aperte sul desktop del computer e le lasci così perché ti servono tutte.

L’arrivo del nuovo anno sarà sì un giro di boa ma solo per proseguire impegni e progetti nati da tempo, non ancora pronti per vedere la luce (ma quasi).

Ecco perché il 2023 è stato un anno a cui non so dare un nome, un aggettivo, un titolo, è stato un anno in cui sento di aver lavorato a testa bassa, seminato, in cui ho provato a spostarmi un po’ per vedere tutto da un altro punto di vista e capire cosa continuare a portare con me.

E’ stato comunque un anno importante perché è stato nel 2023 che ho festeggiato i primi dieci anni di attività e i primi dieci anni di matrimonio.

Due ricorrenze così importanti meritavano un’attenzione e una riflessione particolari, anche perché durante questa decade la mia carriera e la mia vita personale si sono intrecciate continuamente, senza che una possa vivere senza l’altra.

Ho festeggiato regalandomi del tempo. Per me, per la mia salute ad un certo punto, per la mia famiglia, per Valeria Ferrari Weddings e la mia Academy. Ho rallentato, tanto da prendermi per la prima volta 15 giorni di (vero) stop consecutivi, cosa che a qualcuno può sembrare normale ma per me ha dell’incredibile (l’ultima volta era accaduto per il viaggio di nozze).

Questo 2023 mi ha voluto mostrare i due lati di ogni medaglia, non credo sia affatto un caso che di ogni situazione mi si sia presentata poi l’esatto opposto, nella luce e nell’ombra. A cosa è servito? A capire un sacco di cose!

Comunque, non è stato affatto male questo 2023. Ho viaggiato un sacco e già questo è un dono dal cielo! Londra, Napoli, Ischia, vari weekend qua e là e soprattutto New York, dove sono tornata per rendermi conto che sarà sempre la mia città preferita.

A New York mi sono addirittura risposata, con una cerimonia intima a Central Park che non dimenticherò mai. Se stai pensando ad una cerimonia simbolica per le tue nozze io approvo l’idea, di finto in questo tipo di rito non c’è proprio nulla.

I matrimoni del 2023 mi hanno insegnato ad avere ancor più fiducia nel mio metodo, più riesco ad essere fedele alla mia visione più il risultato finale (il grande giorno dei miei sposi) è migliore.

Mi sono divertita con le mie coppie, come sempre quando c’è stato un piccolino ad accompagnare mamma e papà ho messo il turbo. Ho creato progetti come sempre diversi e ognuno mi ha dato delle grandi soddisfazioni.

Mi sono data il cinque da sola per aver risolto alcune situazioni particolari quest’estate, in alcuni casi si è trattato di miracoli con il budget, ma questo fa parte della mia professionalità e quando c’è fiducia da parte dei miei sposi le soluzioni si trovano sempre.

E’ quando capita di interfacciarsi con la povertà d’animo che ogni sforzo è mal riposto.

Ho sperimentato nuove collaborazioni e alcune di queste continueranno perché mi hanno favorevolmente stupita.

Ho studiato, sempre e comunque, e seguito corsi per continuare ad aggiornarmi e approfondire la mia conoscenza in vari ambiti, che sfrutterò nel mio essere wedding planner, imprenditrice, formatrice.

Ho focalizzato alcuni punti per me sempre più importanti quando realizzo un evento, il tema dell’accoglienza e del benessere degli ospiti avrà un ruolo centrale per me nei prossimi mesi e non solo.

E’ stato strano finire presto la stagione, ma come ti dicevo ho avuto molto bisogno di rallentare. Ho dedicato gli ultimi mesi dell’anno ad una speciale edizione autunnale della Digital School, la mia masterclass per wedding planner che mi vede impegnata per quasi tre mesi.

E’ stata un’edizione molto coinvolgente e mi ha aiutata a riaffermare i miei valori e il mio amore per questo lavoro.

Vedi, ci sono tante strade, tante motivazioni che possono condurre una persona a svolgere una determinata professione. Nel mio caso, mi rendo conto che ogni mia esperienza passata mi ha condotta qui e qui è dove voglio stare, perché è attraverso questo lavoro ho l’opportunità di portare magia nella vita delle persone.

Ed è questa consapevolezza che mi motiva ogni giorno.

Questo 2023 si chiude quindi con una porta aperta, che attraverso con curiosità e l’intenzione di fare del mio meglio ogni giorno, sempre e comunque. Chissà chi incontrerò sulla mia strada nei prossimi mesi!

Mi godo il Natale con la mia famiglia e poi mi metto in cammino per scoprirlo ok?

Buone Feste a te, a voi, ci vediamo nel 2024!