La stagione dei matrimoni è iniziata! Qualche giorno fa i miei primi sposini del 2015 si sono promessi eterno amore e per me la giornata di coordinazione ha rappresentato la conclusione di mesi di lavoro e programmazione.

Tutto bene, tutti contenti, tutto liscio, a parte la solita cosa: la sposa che aspetta in auto, ferma a 500 metri dalla chiesa, che gli ospiti si decidano ad entrare per assistere alla sua entrata maestosa.

So che sembra una sciocchezza, forse sono io che non ho trovato ancora la chiave giusta ma, di tutta la giornata del matrimonio, questa è la cosa che più mi crea problemi. Perché ogni volta deve essere così difficile? So che ci sono molte tradizioni locali da rispettare e dure da scalfire, ma ci sono molti motivi che mi fanno propendere a favore del “tutti dentro”.

Te ne elenco alcuni?

Lo chiede la sposa – Se per qualsiasi motivo la sposa desidera che tutti gli ospiti la aspettino in chiesa, con lo sposo emozionato in piedi davanti all'altare, perché gli invitati si devono opporre a questa richiesta? La sposa è la regina della giornata, ogni suo desiderio è un ordine, o sbaglio?

Corteo d'entrata – Come nel caso del matrimonio di sabato, era previsto un corteo d'entrata particolare, richiesto espressamente dal sacerdote. Lo sposo doveva entrare con la madre, fermarsi a metà della lunga navata, attendere l'entrata della sposa, accompagnata dal padre e seguita dai testimoni di entrambi, fermarsi a metà navata, salutare il papà e recarsi all'altare con lo sposo. Un corteo pensato per sottolineare i ruoli e il passaggio tra quello che era e quello che sarà: che senso ha organizzare un'entrata del genere se nessuno la vede?

Caos – Attendere ordinatamente la sposa in chiesa (o nella sala civica) si addice maggiormente ad un momento come quello del matrimonio: ufficiale, importante, fortemente simbolico. Tutti gli invitati sul sagrato che battono le mani, seppur sorridenti e festanti, creano un caos e una confusione davvero poco eleganti. Te la immagini Kate Middleton che arriva a Westminster e tutti gli invitati sono sul sagrato della chiesa a scattare foto con i cellulari? No ok le ne aveva centinaia di persone così, ma almeno erano dietro alle transenne!

Fotografie – La sposa arriva, scende dall'auto, vorrebbe entrare in chiesa ma deve aspettare che tutti, con calma, si accomodino. Rimane ferma con il suo bouquet in mano in attesa del suo momento, finché sente la marcia risuonare nell'aria e allora si affretta ad entrare, con la maggior parte delle persone che ancora devono decidere dove sedersi e altre, mio Dio, che camminano dietro di lei. Al di là del momento solenne rovinato, come pensi che saranno le fotografie di quel momento? Un fotografo deve fare i salti mortali per riuscire a fare degli scatti decenti in una situazione del genere.

Fotografie 2 – Presente i giorni che hai passato a sognare il tuo ingresso in chiesa, a studiare con il fiorista la disposizione e la tonalità dei fiori, in modo che tutto sembrasse una favola, in quel momento e nei tuoi ricordi? Ecco, rileggi il punto precedente e poi dimmi se ti va di vanificare così i tuoi sforzi.

Romanticismo – Entrare in una chiesa vestita come una principessa, avanzare lungo la navata tra gli sguardi ammirati di tutti i presenti, percepire il fiato sospeso di molti e vedere il tuo lui all'altare, che ti guarda sognante ed emozionato è qualcosa di così bello ed intenso che non si può descrivere a parole! Vuoi mettere l'entrare in una chiesa vuota, con un bel vociare alla tue spalle? Ti prego, concediti un'entrata da vera regina!

Se il tuo desiderio è quello di farti aspettare in chiesa, cerca di comunicarlo a più persone possibile (sull'eBook gratuito “Mi sposo! E adesso?” troverai alcuni consigli utili) fatti aiutare dai tuoi testimoni e dallo sposo stesso ad ottenere quello che hai chiesto, ma non ci rinunciare solo perché qualcuno ha abitudini diverse.

A te piace l'idea di entrare in una chiesa gremita oppure vuoi vedere i tuoi amici ad attenderti al tuo arrivo? Io ti ho detto come la penso, ora dimmi la tua!