La sveglia che suona presto, io che salgo in macchina e mi ritrovo a varcare il casello di un'autostrada. Potrebbe essere l'inizio di almeno dieci mie giornate dell'ultimo mese, se non fosse che questa volta ad un certo punto ho lasciato l'A4 e mi sono diretta verso una città in cui non ero mai stata: Alessandria. 

 

La destinazione inconsueta era dovuta ad un altrettanto inconsueto motivo, ma cosa dico inconsueto? Non convenzionale è la parola giusta! La seconda edizione di Unconventional Happening mi stava aspettando e io non vedevo l'ora di scoprire cosa avevano combinato Valeria (Viola) e Veronica (Longhini), che avevo conosciuto grazie a Write my wedding e da allora non avevo più avuto modo di incontrare.

 

Anzi, Write my wedding, il blogger tour che ho organizzato e che si è svolto a settembre qui sul mio amato lago, è una delle ragioni che mi hanno portata a partecipare all'Unconventional happening. Valeria e Veronica hanno voluto organizzare una tavola rotonda sul tema “Blogger e social media: strategie per una nuova promozione del territorio”.

 

Così mi hanno chiesto di dire la mia su questo argomento, che mi tocca da vicino in primis perché credo fortemente nel potere del web, e poi perché, come ha avuto modo di dire durante la tavola rotonda, organizzo matrimoni quindi non dovrei occuparmi di turismo, ma visto e considerato il luogo in cui vivo e lavoro, è un settore a cui presto molta attenzione e che cerco di incentivare, per quanto mi è possibile. Senza considerare che sono convinta, come molti, che se in Italia ci decidessimo a valorizzare davvero la bellezza di cui disponiamo la “crisi” ce la lasceremmo alla spalle molto velocemente. Chiusa parentesi!

 

 

Ero piuttosto agitata al pensiero di parlare in pubblico perché dall'ultima volta (il giorno della tesi) era passato un bel po' di tempo, ma alla fine sono riuscita a non impappinarmi troppo. Accanto a me c'era Simona Spinola di Zankyou, anche lei ospite di Write my wedding, che ha raccontato il suo punto di vista da italiana residente a Madrid e ci ha spiegato un po' più tecnicamente come mai i contenuti web sono così importanti.

 

Finite le chiacchiere, piuttosto animate devo dire, ho gironzolato un po' per L'officina presentandomi alle ragazze di Friday Project e le altre donne non convenzionali. Avrei voluto rimanere di più ma mi aspettavano due workshop! Il primo di Simona Elle, durante il quale abbiamo decorato piatti, allestito una bellissima tavola natalizia e ricevuto tanti consigli per essere delle perfette padrone di casa (mi metterò alla prova a Natale!).

 

 

Il secondo a cura di Monica Ferraris di That Day e di Valeria Conte di Videare. Loro sono le realizzatrici di Draw my unconventional life, il video-manifesto di UH e oggetto dello workshop. Così Monica e Valeria ci hanno spiegato come nasce un video di quel tipo e abbiamo provato a realizzarne uno da zero...se pensi che sia facile ti sbagli! Mi sono cimentata anche nell'arte del disegno e ho prodotto delle figure che se le vedesse la mia vecchia professoressa di educazione artistica mi prenderebbe a calci, ma mi sono molto molto divertita. E sono stata molto felice di conoscere Monica, le metto sempre un sacco di like sulla pagina Facebook perché la trovo una wedding planner bravissima e una creativa eccezionale. 

 

 

Quando abbiamo finito L'officina si stava già svuotando, così è rimasto solo il tempo dei saluti, con la promessa di rivedersi presto, e io spero davvero possa essere così. Valeria, Veronica e le altre ragazze di Officina non convenzionale si fanno un mazzo tanto per organizzare Unconventional Happening e le altre attività pensate per creare rete tra donne che lavorano e che, magari, hanno la strana idea di avere una famiglia. Quindi, tu che leggi, rimani sintonizzata e non perderti i prossimi appuntamenti dell'Officina, potresti scoprire un mondo non convenzionale che ti appartiene molto più di quello che pensi.